mercoledì, novembre 29, 2006

Acqua ed imbecillità radiofonica

Visti i post precedenti noto che vi piace assai parlare di radiopopolare.
Radiofonia gioie e dolori.
Non è per essere un filino fighetto e snob che se la tira ma il panorama radiofonico globale lascia alquanto perplessi se non disgustati.
Questa mattina mi è capitato di finire per sbaglio con la sintonia su una radio di quelle che piacciono tanto ai "giuovani" con gli immancabili canti sdolcinati e languidi e gli altrettanto immancabili UNTZ UNTZ.
Ebbene due soggetti commentavano con un fare tra il ridanciano ed il fine sfottitore un articolo comparso su "Liberazione" di una certa "Vandana Shiva".
Costei secondo i due genialoidi in questione scriveva grandi "porcate" su Pepsi e Coca Cola e tra una risata e l'altra si domandavano chi fosse l'autrice dell'articolo in questione con quel nome da Karate Kid e quell'incedere nella scrittura simile alla leggenda metropolitana del topo morto nelle big bubble.
Innanzitutto questi due giovani idioti non sanno che la "certa Vandana Shiva" è La dottoressa Vandana Shiva un’esperta di fisica, ecologista, attivista, editore e autrice di molti libri.
In India ha fondato Navdanya, un movimento per la conservazione della biodiversità e per i diritti dei contadini ed è una delle massime esperte sul consumo delle risorse idriche nel mondo.
In secondo luogo la cosa mi ha incuriosito non poco e sono andato a leggermi il tanto deriso articolo. Come sospettavo è un articolo molto bello ed interessante come molti dei libri della dottoressa Shiva , e, le porcate sono come sempre quelle commesse dalle suddette corporation piuttosto che quelle inventate dalla signora Shiva.
Il problema dell'acqua per noi che stiamo da questa parte del mondo pare un problema fantasma ma (vedi Evo Morales Bolivia) in parti del mondo meno fortunate di noi molti ci costruiscono campagne elettorali sul diritto all'Acqua;un bene primario su cui stanno ormai stringendo i tentacoli molte mutlinazionali.
Anche la radiofonia è ormai stretta in una morsa fatale: preferisco cento volte radiopopolare con le sue pallose campagne abbonamenti che un panorama radiofonico colonizzato da certi imbecilli.

Per l'articolo di Vandana shiva : http://italy.peacelink.org/consumo/articles/art_19511.html

venerdì, novembre 24, 2006

ADDIO GRANDE ALTMAN

Robert Altman, scomparso ieri a 81 anni.
Era uno dei registi che più mi ha donato il piacere di entrare in un cinema.
Ho sempre amato i suoi film dai più straordinari ai meno riusciti (pochi) .
Amavo la visione "Corale" dei suoi film privi di un protagonista dove invece era il coro che si egeva sempre a protagonista e non a contorno.
Robert Altman ne è sempre stato l'attento e preciso Coreuta.
Pochi registi inoltre hanno saputo descrivere le città musicali come ha fatto lui.
Due film in particolare, entrambi intitolati con il nome della città stessa, “Nashville” del 1975 e “Kansas City” del 1996.
Kansas City seppur non mi avesse entusiasmato era intriso di quella musica dei lester young dei coleman hawkins , a quella musica era unito in unico respiro viscerale che cresceva come dal fondo di un vulcano, con un piccolo bimbo in disparte che poi sarebbe diventato Charlie parker.
In Nashville invece Altman portava in scena l’America stessa, nella simbolica rappresentazione della sua città più musicale, più tradizionale, quella in cui il “sogno” americano si trasforma in musica, lì dove country, politica, stardom si mescolano e si confondono.
Mi mancherà il Grande Altman, mi mancherà l'appuntamento con i suoi nuovi lavori ,
Ma sicuramente mi rimarranno in quanto immortali : ”M.A.S.H.” forse uno dei film più belli sul Viet -Nam ,il ”Il lungo addio”, con un meraviglioso Elliott Gould.
Mai mi abbandonerà la progressione di "America Oggi" , la tenerezza de “La fortuna di Cookie” , il vetriolo de " I protagonisti" e gli ultimi splendidi “Gosford Park” e "Radio america".
Non saprei scegliere .....in lui tutto era corale anche il giudizio .
Per i nostalgici mi piace ricordare che tra il 1960 e il 1961 ha diretto anche otto episodi di una serie tv della quale non perdevo una sola puntata, “Bonanza”.

sabato, novembre 18, 2006

ALLA TELEVISIONE

"Alla televisione si vede quello che accade?
Nei nostri paesi la televisione fa vedere quello che lei vuole che accada.
E non accade niente,se la televisione non lo mostra.
La televisione, luce estrema che ci salva dalla solitudine e dalla notte, è la realtà.
La vita è uno spettacolo : a quelli che ben si comportano , il sistema promette una comoda poltrona."

Edoardo Galeano "Il libro degli abbracci" ed Bompiani

Io dico : Effettivamente..........